Il mondo è costruito da dati. I dati sono la sua essenza. Così delinea il paesaggio contemporaneo in una mostra il Museo tedesco ZKM di Karlsruhe, una delle prime istituzioni ad essere interamente dedicate ad arte e tecnologia, guidata da un artista pioniere nell’ambito new media: Peter Weibel.
Open Codes. en Codes. The World as a Field of Data è la seconda parte di un progetto avviato con Open Codes. Living in Digital Worlds, avvio di una esplorazione di un mondo generato, guidato e contratto da dati. Viviamo in smart environments, la cosiddetta scripted reality dove i dati sono generati dai nostri stessi comportamenti e movimenti catturati da sensori che ci seguono nel quotidiano.
The World as a Field of Data parte da questo presupposto, ci prospetta nuovi orizzonti dell’umanità: un transumanesimo costruito attraverso l’intelligenza artificiale.
Oltre a questa mostra Art in Motion. 100 Masterpieces with and through Media, curata da Peter Weibel e il teorico Siegfried Zielinski, torna indietro nel tempo per riproporci lavori pionieristici che utilizzano mezzi tecnologici, dalla fotografia al cinema alla sound art, il teatro delle macchine e delle proiezioni, l’arte radiofonica e televisiva, arte video, azioni media based e azioni della corrente Fluxus e di altre collaborazioni artistiche degli ultimi decenni.
In questi ultimi anni il ritorno all’analogico, anche quello tecnologico, si è dimostrato sempre più importante per capire il presente, accelerazione del mondo industriale, ancorato ai cavi dell’elettricità per ogni dato prodotto e ‘rilanciato’ sulla cloud, che dall’alto della sua dimensione atmosferica dipende sempre da archivi situati in spazi fisici, distribuiti in pochissime parti del mondo.
«Open Codes. en Codes. The World as a Field of Data», 29.09.2018 – 06.01.2019
e
«Art in Motion. 100 Masterpieces with and through Media», 14.07.2018 – 10.02.2019
The ZKM | Center for Art and Media, Karlsruhe
immagini: (cover 1) «Art in motion», 2018, exhibition view, The ZKM | Center for Art and Media (2) Adam Slowik, Christian Lölkes, Peter Weibel, «Alphabet Space», 2017 (3) Andreas Müller-Pohle, «Blind Genes», 2002, Courtesy of Bettina and Thomas Hebell (4) «Art in motion», 2018, exhibition view, The ZKM | Center for Art and Media (5) Claude Shannon, «Ultimate Machine», at «Art in motion», 2018, exhibition view, The ZKM | Center for Art and Media