Come possiamo gestire la vita tra la costante necessità di pianificare e la frustrazione, contro la corrente di un tempo volatile e sconosciuto? Come possiamo progredire nel mezzo di una confusione profusa e di una situazione difficile?
Queste sono le questioni che The Racing Will Continue, The Dancing Will Stay si popone di esplorare. Il titolo della mostra proviene da un detto popolare diffuso ad Hong Kong e a la società della terra ferma cinese dalla metà degli anni ’80.
La frase suggerisce le aspettative di chi parla per un futuro migliore e a favore di una immaginazione collettiva di sistemi sociali efficaci. Nel corso degli ultimi decenni la Riforma e l’apertura della Cina e il trasferimento di Hong Kong hanno istituito una visione politica comune per gli individui che si ritrovano sospesi nelle incertezze della vita reale. Con il lavoro di ventiquattro artisti e collettivi, questa mostra considera il corpo e la performatività come un metodo di risposta all’assenza e alla presenza del soggetto.
La mostra inizia ad interrogarsi sulle narrative storiche che riducono la Cina dei tardi anni ’70 ad un periodo di collettivismo continuato. Al dato di fatto, collettivi e individui non si troveranno più su binari opposti: forme tangibili di individualismo sono già emerse all’interno della vita comune. Il lavoro nella danza, l’atletica, la performance, il teatro, gli artisti nelle mostre rappresentano le discipline del corpo e l’espressione corporale dettata dal volere politico, traducendo il gesto la relazione simbiotica tra individuo e società.
Un altro importante orientamento risiede nella discussione delle limitazioni pratiche dell’identità politica attraverso il corpo e la performatività. Accende i riflettori sulla complessità costruita dal sovrapporsi di coscienza collettiva e volontà individuale, interrogandosi su come tali complessità si siano inserite nella quotidianità cinese in maniera pervasiva e come la performatività e il suo significato nel mondo reale siano costantemente ridefinite.
La mostra ripone particolare attenzione verso la regione Delta e alla regione amministrativa di Hong Kong, Specificità regionali e sperimentazioni localizzate introducono una dimensione storica concreta nel più ampio contesto della conversazione. Conferite di un nuovo nome, la Great Bay Area, queste regioni sono state investite di diverse speranze condividendo le stesse incertezze. The Racing Will Continue, The Dancing Will Stay si rivolge alle contraddizioni che sorgono dal processo di costruzione della visione politica. Queste visioni sono il riflesso di una soffettivita immaginata o piuttosto assente.
The Racing Will Continue, The Dancing Will Stay, a cura di Leo Li Chen, Guangdong Times Museum, 22.07 – 18.08.2019
Artisti: Chen Wei, Chen Zhou, Musquiqui Chihying and Chen Liang-Hsuan, Isaac Chong Wai, Jasper Fung, Gao Lei, Guo Hongwei, Hao Jingban, South Ho Siu Nam, Ko Sin Tung, Kwan Sheung Chi, Li Ran, Li Xiaobin, Liu Chuang, Jen Liu, Xiaoshi Vivian Vivian Qin, Tang Chao, Wang Bo, Wang Yin, Xin Yunpeng, Yao Qingmei, Samson Young, Yu Cheng-Ta
immagini: (cover 1) Spring of 1980, Beijing Yuanmingyuan Park. Literary youths from the Star Art Exhibition, April Photography Society, and Today often gathered in Yuanmingyuan Park on Sundays. Image courtesy of Li Xiaobin. (2) Chen Wei, An Advertisement About the Future, 2019. Photograph. (3) Samson Young, Muted Situation #2: Muted Lion Dance (still), 2014. Video. (4) Wang Yin, Bouyei Dance 1, 2014. Oil on canvas, 100 x 210 cm