WOE – Wastage of Events, performance digitale live realizzata da Giacomo Lilliù e Lapis Niger per Residenze Digitali, ha portato assieme teatro ed esperienza digitale in una scenografia video-ludica che si fa protagonista con la sovrapposizione di interventi vocali, scritti e pittorici realizzati in tempo reale.
Questa è la prima volta che Lilliù e Lapis Niger uniscono sulla scena le loro diverse professionalità sul palco digitale, quella del teatro (Giacomo Lilliù) e del disegnatore e dello scrittore (Lapis Niger). L’idea di WOE – Wastage of Events era incubata da tempo nello scambio tra i due artisti nell’intenzione di sperimentare una performance che si ispirasse all’approccio avanguardistico di The Cage, graphic novel di Martin Vaughn-James degli anni ‘70, unendo la sua tecnica del non-racconto per immagini con quella di disegnare in tempo reale in concerto già consolidata dal duo musicale Uochi Toki di cui Lapis Niger è appunto parte come NAPO.
Ci prepariamo al tour. Tutto ruota attorno al tema della memoria digitale, ai criteri di produzione e selezione dei dati, alle logiche di conservazione dei dati e della loro rielaborazione, alle capacità di capienza.
I dati sono generati, a volte gettati e recuperati, a volte dimenticati.
«Quanti dati, utili o inutili, vengono generati dall’uso quotidiano di un terminale? Quante stringhe di codice restano immagazzinate senza scopo? Quante sovrascrizioni può sopportare una memoria digitale prima di frammentarsi? E una memoria psichica?» Queste sono le domande che si pongo i due artisti, impiegate come «coordinate del tour attraverso luoghi poligonali in rovina».
La performance ha luogo su Twith, piattaforma di Amazon nata per consentire lo streaming di video-giochi, e si muove all’interno della realtà virtuale di WOE che si apre ad un paesaggio video-ludico desertico dove compaiono elementi di vita urbana così come rovine del mondo digitale, usb, poster di floppy, tutti cimeli destinati a futura memoria che appaiono già ‘antichi’.
Scenografia, elementi drammaturgici e performance pittorica generano in un percorso non necessariamente lineare e che comprende un insieme di suggestioni letterarie, cinematografiche, musicali e video-ludiche generate sul territorio comune di interessi dei due artisti.
Lapis Niger modifica il paesaggio sotto gli occhi degli utenti. La voce (di Lilliù) libera la narrazione che non trova corrispondenza immediata con tutto l’apparato scenografico fin quando la descrizione di file numerati che aprono il loro contenuti in suoni ed immagini non rendono via via più chiaro che il nostro tour è un viaggio nel paesaggio della memoria digitale, una memoria che stenta ad essere contenuta nella resistenza all’obsolescenza di una grande quantità di dati, molti anche inutili.
Sulla piattaforma Twitcher un ruolo importante è affidato agli interventi via chat che nella performance si trasformano in un vero e proprio gioco di contaminazione tra performer e utenti quando i due artisti improvvisano, selezionano alcuni commenti, li fanno loro, li recitano e li modificano con la voce.
La narrazione prosegue. L’ansia sale assieme al tono della voce narrante quando racconta del file corrotto e si calma quando si parla di «tregua» tra terminale e utente.
Il tour di (ir)realtà virtuale arriva alla fine.
Su Twitch le performance streaming sono disponibili sulla pagina per circa 30 giorni nella sezione di riepilogo. In ogni caso non abbiamo certezza di cosa rimarrà di tutto questo nella memoria digitale. Certamente alcune suggestioni sono arrivate a noi e già rimbalzate nella rete. Le riflessioni scatenate da questa gita tra le rovine digitali all’interno della sua memoria prosegue nelle funzioni stesse della piattaforma così come dal modo in cui Residenze Digitali ha deciso di trattare le performance, ovvero non lasciandole galleggiare online a seguire il live ma custodendone la documentazione nello spazio analogico esattamente come si fa con i ricordi delle rappresentazioni teatrali. E’ possibile che nuovi proseguimenti del tour di (ir)realtà virtuale li ritroveremo nelle rivisitazioni che i due artisti stanno già discutendo per una versione nello spazio fisico.
immagini (tutte) WOE – Wastage of Event, Residenze Digitali, fermo immagine dalla performance online il 26-27.11.2021 live su Twitch
Questa è una di sette restituzioni dei lavori presentati per Residenze Digitali realizzata nell’ambito di una Media Partnership tra Arshake e Residenze Digitali. I testi sono pillole di memoria delle sperimentazioni live, contaminazione tra performing arts e ambiente digitale ‘andate in scena’ per il pubblico online dal 22 al 28 novembre, 2021.
Residenze Digitali è un progetto promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, la Cooperativa Anghiari Dance Hub, ATCL – Circuito Multidisciplinare del Lazio per Spazio Rossellini, il Centro di Residenza dell’ Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, La Corte Ospitale di Rubiera), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova e ZONA K di Milano. Tutor di progetto – le studiose Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti.
Articoli precedentemente pubblicati:
Intervista a Luca Ricci, Arshake 19.11.2021
Dealing with Absence. Coreografia digitale di Margherita Landi e Agnese Lanza, Arshake 25.11.2021
Chiara Taviani, Whatever Happens in a Screen Stays in a Screen, Arshake 02.12.2021
Fuse* | Sal Rite, Arshake 11.12.2021
La finta Nonna, Arshake 16.12.2021
Olga legge i Critters, Arshake 27.12.2021